2020/10/10

I Supercharger non saranno più gratuiti per tutti in Italia dal 13 ottobre

Per molto tempo tutti gli utenti Tesla che hanno caricato presso i Supercharger in Italia hanno beneficiato di un vantaggio insolito: le cariche erano gratuite. La situazione cambierà dal 13 ottobre prossimo, secondo Teslaclub.it, che cita una comunicazione di un “Program Manager di Tesla America”. Si pagheranno le cariche anche in Italia come negli altri paesi.

2020/10/06

Tesla ha attivato l’autenticazione a più fattori per proteggere meglio gli account dei proprietari

Stando alle segnalazioni, da poche ore è attiva finalmente l’autenticazione a più fattori per gli account dei proprietari di auto o altri prodotti Tesla. Questo aiuta molto a rendere più sicuri questi account, proteggendoli contro il furto di password.

Se siete utenti Tesla, per attivare l’autenticazione a più fattori potete consultare le apposite istruzioni pubblicate da Tesla e potete guardare questo video (in inglese). In sintesi, procedete come segue.

 

1. Installate un’app di autenticazione

Prima di tutto, dovete installare un’app di autenticazione sul vostro smartphone o tablet. Google Authenticator va benissimo, ed è quella che userò per semplicità in questa descrizione.

Poi assicuratevi di avere a disposizione:

a) qualche minuto di calma e concentrazione 

b) il vostro smartphone, connesso a Internet

c) un computer (o un tablet), connesso a Internet 

 

2. Accedete al vostro account Tesla

Poi entrate nel vostro account Tesla nella maniera consueta, andando sul sito di Tesla (non nella app), cliccando su Account Tesla e immettendo il vostro indirizzo di mail e la vostra password. Per semplicità presumerò che lo facciate usando un computer. 

Dopo che avete cliccato su Login, sul vostro computer compare la schermata del vostro veicolo: cliccate su Account.

Questo vi porta a questa schermata:


Qui cliccate su Autenticazione a più fattori e poi su Gestisci. Sul vostro computer compare questa schermata:

Cliccate su Successivo: vi viene chiesto di nuovo di immettere indirizzo di mail e password e di cliccare di nuovo su Login. Stavolta sullo schermo del computer compare un codice QR, che dovete inquadrare con la fotocamera del vostro smartphone usando l’app di autenticazione (Google Authenticator).

A questo punto nell’app di autenticazione sullo smartphone compare una voce in più, identificata dal nome Tesla, insieme a una sequenza di sei cifre che cambiano periodicamente ogni minuto circa. Questa sequenza di cifre è la vostra seconda password, che è temporanea.

Cliccate su Successivo e immettete rapidamente la sequenza di cifre mostrata sul vostro smartphone in quel momento.

 

3. Fatto!

Da questo punto in poi, per entrare nel vostro account Tesla non basta più conoscerne o indovinarne la password: è necessario digitare anche questa sequenza di cifre continuamente variabili, che è presente soltanto sullo schermo del vostro telefonino.

Anche l’app Tesla sul vostro smartphone chiederà questa sequenza di cifre oltre alla password se fate logout dall’app e poi tentate di rientrare. 

Un aspirante intruso dovrà quindi avere accesso non solo alla vostra password ma anche al vostro smartphone. È per questo che si chiama autenticazione a più fattori: mentre prima a un intruso bastava un solo fattore (la vostra password), ora ne servono due (la vostra password e il vostro telefonino). Questo rende estremamente difficile il furto a distanza degli account Tesla.

 

4. Codici di recupero

L’attivazione dell’autenticazione genera anche dei codici di recupero, che potete usare in emergenza qualora non fosse disponibile il telefonino sul quale avete installato l’app di autenticazione. Questi codici vanno custoditi in modo sicuro, separatamente dal telefonino sul quale avete l’app di autenticazione.

Se avete eseguito correttamente tutta la procedura, ricevete una mail di conferma da Tesla, che dice che “L'autenticazione a più fattori è stata attivata. Dovrai inserire una password dall'app di autenticazione ogni volta che accedi”.

 

5. Dispositivi multipli

Potete abilitare l’app di autenticazione su un massimo di due dispositivi (smartphone o tablet). In questo caso, quando tentate il login nel sito o nell’app Tesla vi viene chiesto quale dispositivo volete usare come fonte della sequenza di cifre.

Sul sito.

Nell’app.

 

Nella configurazione dell’autenticazione a più fattori potete assegnare un nome a ciascuno dei due dispositivi per distinguerli più agevolmente.

2020/09/18

Svizzera, 40% in più di immatricolazioni elettriche

Secondo i dati dell’Ufficio Federale di Statistica, a luglio di quest’anno l’immatricolazione di nuovi veicoli elettrici è aumentata più del 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante la pandemia (Emotì).

2020/09/13

Per la prima volta l’aggiornamento hardware CCS mi “salva” in viaggio


Qualche tempo fa ho fatto aggiornare l’hardware di TESS in modo che gestisse anche le cariche rapide delle colonnine CCS Combo, come raccontato qui. Essendo una Model S del 2016, ha infatti il connettore Tipo 2 Tesla e necessita di una scheda di gestione aggiuntiva e di un adattatore, che invece sono di serie sulle Model S e X più recenti (le Model 3/Y hanno direttamente il connettore CCS Combo).

Normalmente carico sempre a casa; durante i viaggi uso i Supercharger di Tesla, che fra l’altro sono gratuiti in Italia. I Supercharger hanno entrambi i connettori (Tipo 2 Tesla e CCS Combo), ma le colonnine rapide di Enel-X e di tanti altri fornitori no, per cui alle Tesla Model S e X serve un adattatore fisico per usare queste colonnine.

Ieri, facendo la tratta Lugano-Pavia-Lugano a velocità molto sostenuta per compensare una lunga coda incontrata in autostrada e arrivare in tempo a un appuntamento assolutamente non rinviabile (un funerale), con cinque persone a bordo e i due bagagliai strapieni, mi sono trovato sulla via del ritorno con meno autonomia residua del solito.

Il navigatore di bordo mi ha detto che avevo carica appena appena sufficiente a tornare a casa viaggiando un po' più lentamente (a 100 km/h): ci sarei arrivato con il 5% di carica residua all’arrivo. Non volendo rischiare, mi sono fermato 12 minuti alla colonnina rapida dell’Autogrill Villoresi Est. Non è stato piacevole scoprire che la colonnina era stata rimossa, ma il cartello indicatore no.

Ma uscendo dall’area di sosta mi sono ricordato che la Dama del Maniero (mia moglie) aveva notato la costruzione di un’area di servizio Q8 e mi è venuto il dubbio che la colonnina di ricarica fosse stata rimossa perché era stata spostata nella nuova area. E infatti così è stato: la colonnina è ora Enel-X (nella foto qui sopra) e non è affatto indicata da cartelli o altro. Oltretutto è acquattata in una posizione per nulla visibile da chi passa in fianco all’area di rifornimento. Le coordinate esatte della colonnina Q8 sono queste.

Ho caricato giusto qualche kWh (7,9, per la precisione), per avere margine di sicurezza e poter viaggiare un po’più speditamente, e siamo arrivati a casa con il 10% di carica residua. Ce l’avrei fatta anche senza la ricarica, ma così ho viaggiato senza ansie.

Un altro aggiornamento software per TESS

TESS, la mia Tesla Model S del 2016, ha ricevuto un altro aggiornamento software seguendo la procedura descritta qui; è arrivata una notifica sull’app... ...ho accettato di installarla quando mi era più comodo...
... e a fine installazione ho visto le novità: per la mia versione di Model S, si tratta solo di “miglioramenti minori e correzioni di bug”. Le versioni più recenti hanno molte altre novità, descritte qui su Notateslaapp.com anche in italiano.
La mia auto è ora aggiornata alla versione 2020.36.3.1.

2020/09/02

Svizzera, 5688 auto elettriche in più nei primi sei mesi del 2020

“Nel primo semestre del 2020 sono stati venduti 1'618 modelli di Tesla Model 3. Al secondo posto svetta la Renault Zoe con 1'154, seguita da BMW i3 con 327 [...] Secondo l’Associazione degli importatori Auto-Schweiz tra gennaio e giugno di quest’anno sono state immatricolate in Svizzera 5'688 auto a propulsione elettrica. Rispetto allo stesso periodo dell’anno passato c’è una lieve tendenza al ribasso del 4.3%. Probabilmente il piccolo scivolone è dovuto alla crisi del coronavirus ma questo dato non deve scoraggiare gli amanti della mobilità elettrica.”

-- Dall’account Instagram del fornitore di soluzioni di ricarica svizzero Emotì.

2020/07/16

Un aliante a decollo elettrico

A 16:50 in questo servizio del Quotidiano della Radiotelevisione Svizzera si parla di un aliante a decollo elettrico realizzato in Svizzera.

Il Silent 2 Electro viene descritto come l'unico aliante ultraleggero al mondo in grado di decollare, senza traino, grazie a un motore elettrico. Ce ne sono altri capaci di decollare da soli, evitando le difficoltà e i costi di un aereo da traino, ma sono a pistoni.

È un monoposto fabbricato dalla Alisport Swiss, fondata in Valposchiavo, a Campocologno, da un gruppo di italiani, rilevando un progetto da una ditta oltre confine. Ne volano già 170 esemplari. È dotato di un paracadute balistico che fa atterrare l’intero velivolo, che pesa poco più di 300 kg. Costo: 100.000 CHF.

In effetti questa è un’applicazione perfetta per un motore elettrico: la batteria può essere piccola (4,2 kWh), dato che serve solo per la salita in quota, e quindi leggera (33 kg) e l’energia inutilizzata al decollo (che ne usa solo il 20%) può essere usata per prolungare il volo (fino a 40 minuti di azionamento dell’elica, situata sul muso).

2020/06/27

Svizzera, aree di sosta (non di servizio) con colonnine rapide

Credit: RSI.
Di solito si immagina che le colonnine di ricarica rapida per auto elettriche vengano installate nelle aree di servizio autostradali, in modo che gli utenti abbiano a disposizione un posto dove mangiare o fare acquisti. In Svizzera, oltre a queste installazioni, stanno nascendo anche colonnine di ricarica rapida nelle aree di sosta, ossia in aree senza punti di ristoro.

Il primo caso di area di sosta attrezzata con colonnine è stato inaugurato ieri, 27 giugno 2020, a Inseli, sull’autostrada A2 in direzione Lucerna, nel canton Lucerna (circa 200 km dal Maniero Digitale). È la prima di 100 che verranno installate nelle aree di sosta della Confederazione nel corso dei prossimi 10 anni.

Nelle aree di servizio svizzere, invece, ci sono già 24 colonnine. L’obiettivo è arrivare, entro il 2022, a 160 stazioni, fra aree di sosta e aree di servizio, per un totale di 600 punti di ricarica. Le colonnine ad Inseli sono di Primeo Energie e Alpiq E-Mobility (RSI). Primeo ne parla qui (in tedesco); l’Ufficio Federale delle strade (USTRA) ne parla qui (in italiano).


2020/05/27

Addio, auto a benzina

Il 26 maggio scorso ho fatto rifornimento di carburante a un’auto di mia proprietà per l’ultima volta. Di ritorno da un viaggio di famiglia a La-Chaux-de-Fonds, in Svizzera, ho scattato questa foto ricordo di una tappa simbolica importante nel mio percorso di abbandono dell’auto a carburante per passare completamente all’auto elettrica.



A causa della pandemia e per varie altre ragioni di lavoro e di famiglia, questo viaggio è stato il primo significativo che ho fatto con quest’auto (una Opel Mokka, affettuosamente soprannominata Petula per via dei suoi cicalini continui e petulanti) da febbraio 2020. Ho quindi deciso di venderla privatamente a partire da venerdì tramite il Touring Club Svizzero, che ha un servizio di vendita molto interessante: si occupano loro di tutto.

Non ho ancora deciso se e come sostituirla, ma di certo la vendo e non avrò mai più un’auto a carburante fossile. Prenderò una decisione finale tra pochi giorni, dopo un’ultima serie di prove delle possibili candidate. Per ora resto con la mia piccola iOn elettrica come unico veicolo.

In quattro anni, dal 10 giugno 2016, ho fatto 89.491 chilometri e speso 9892,52 CHF per 6440 litri di benzina, per un costo al km di 0,111 CHF/km e un consumo effettivo di 13,85 km/litro. Ho inoltre speso 2406.35 CHF in manutenzione (cambi gomme, tagliandi, cambi olio).


Aggiornamento: Il 29 maggio ho consegnato la Mokka al TCS per la messa in vendita. Per la prima volta da quando sono diventato maggiorenne, non ho più un’auto a carburante. Il dado è tratto. Fa un effetto strano.

La mia ultima auto a pistoni.

Goodbye, Petula. Sei stata una brava auto.

2020/05/22

Svizzera: dati di vendita 2019 delle auto elettriche

Nel 2019 l’auto elettrica più popolare in Svizzera è stata la Tesla Model 3, con 5022 immatricolazioni, seguita dalla Renault Zoe con 1798 immatricolazioni.

Le auto elettriche compongono il 7,9% dell’intero mercato; dall’inizio del 2020, il 19% di tutti i veicoli acquistati usa almeno in parte batterie elettriche (Teslarati/20 Minuten/AutoSwiss).

2020/05/20

Svizzera: nuova segnaletica orizzontale per gli stalli di ricarica

Esempio tratto dalla normativa.
Dal primo gennaio 2021 entreranno in vigore in Svizzera alcune modifiche al codice della strada adottate dal Consiglio Federale nella seduta del 20 maggio 2020.

In particolare, gli “stalli di ricarica per le auto elettriche saranno segnalati con il nuovo simbolo «Stazione di ricarica» ed evidenziati in verde per facilitare il reperimento delle colonnine. La novità risponde a una esplicita richiesta del Parlamento (mozione 17.4040 «Zone verdi per veicoli elettrici» promossa dai verdi-liberali).”

La nuova norma prescrive:

10. Colorazione verde delle postazioni di ricarica per veicoli elettrici
10.1 Forma e disposizione
La demarcazione «Colorazione verde delle postazioni di ricarica per veicoli elettrici», utilizzata unicamente insieme al simbolo giallo «Colonnina di ricarica» (5.42), consiste nella colorazione in verde dell’intera superficie di posti di parcheggio o spazi in cui è vietata la sosta, delimitati da linee gialle.
10.2 Campo di applicazione
La demarcazione può essere applicata solo su posti di parcheggio o spazi in cui è vietata la sosta, dotati di infrastrutture di ricarica e conformi ai requisiti previsti dall’OSStr per tali posti (cfr. art. 79 cpv. 4 lett. d e cpv. 5)

Inoltre “Il superamento a destra d’ora in poi sarà consentito già in presenza di code sulla sola corsia di sorpasso o quella centrale (per carreggiate a tre corsie) e non più limitatamente alla marcia in colonne parallele. Rimane invece vietato il sorpasso a destra, ovvero tramite manovra di uscita seguita da rientro immediato.”

Svizzera: poca energia solare ed eolica

Secondo la Fondazione svizzera per l'energia (SES), la Svizzera produce 284 kWh pro capite di energia solare ed eolica ed è quindi 24ma in Europa. Copre il 4,2% del suo fabbisogno con elettricità proveniente dal vento o dal sole, rispetto a più del 50% per la Danimarca e al 33% per la Germania. Se si considera solo l'elettricità fotovoltaica, è però settima (267 kWh pro capite) (RSI.ch).

2020/04/30

Il primo mese interamente elettrico. Ma c’è poco da festeggiare


Normalmente il primo mese in cui tutti i miei viaggi sono stati fatti con un’auto elettrica, senza consumare un goccio di benzina, sarebbe un evento da festeggiare. Ma quando ho comprato ELSA, la mia piccola elettrica, non immaginavo che questo traguardo di indipendenza dal motore a scoppio sarebbe arrivato come conseguenza di una pandemia.

Il lockdown che sta coinvolgendo mezzo pianeta è stato in vigore anche in Svizzera: non c’è mai stata una vera e propria proibizione formale a circolare, ma la chiusura di tutti i negozi e luoghi di ristoro e l’annullamento di tutti i miei lavori da svolgere in pubblico ha di fatto praticamente eliminato la necessità di usare l’auto. In tutto il mese ho percorso 135 chilometri, principalmente per andare a fare la spesa e per un paio di riprese in esterna per la Radiotelevisione Svizzera.

La situazione tragicamente anomala ha effetto anche sulle automobili: usandole pochissimo, quelle a pistoni tendono a finire con la batteria ausiliaria a terra. Per la mia auto a benzina (una Opel Mokka) ho acquistato un mantenitore di carica e periodicamente la sposto in garage per evitare che i pneumatici, stando sempre nella stessa posizione, assumano una deformazione permanente. Presumo che milioni di automobilisti siano nelle mie stesse condizioni.

L’auto elettrica in teoria è più adatta per questo genere di lunga pausa d’utilizzo, visto che la batteria ausiliaria (quella a 12 V) rimane sempre alimentata (e quindi viene ricaricata) dalla batteria primaria (quella di trazione), ma bisogna comunque fare attenzione al cosiddetto vampire discharge, ossia alla scarica graduale della batteria primaria, perché l’elettronica di bordo comunque consuma anche quando l’auto è ferma e può produrre uno scaricamento progressivo dopo alcuni giorni.

Le Tesla, per esempio, hanno una “modalità ibernazione”, simile a quella dei computer, per cui riducono al minimo il consumo, ma questa modalità va impostata manualmente dal conducente e comporta un tempo di riavvio più lungo.

ELSA non ha queste finezze, e infatti il poco uso ha prodotto una parziale scarica della batteria ausiliaria (che consente al computerino di bordo di avviarsi e far partire il resto dei sistemi di bordo). Risultato: quando ho provato ad avviarla, non raggiungeva lo stato di “Ready”. Il livello basso della batteria ausiliaria era chiaramente rilevabile dalla luce fioca dei fanali (che sono alimentati da questa batteria).

Girare la chiave d’accensione (l’equivalente elettrico di “accendere il motore”) non ha prodotto alcun effetto immediato. Ma ho risolto il problema collegando l’auto al cavo di carica della batteria primaria: è partita subito. Per sicurezza ho messo sotto carica ELSA anche alla colonnina gratuita del centro commerciale (foto qui sopra), e tutto è andato a posto. ELSA prosegue così la sua marcia verso i dieci anni di vita operativa con la sua batteria originale e senza alcuna sostituzione di parti eccetto il filtro del condizionatore e la spazzola del tergicristalli.

2020/04/12

Hyundai ribassa fino a 5000 CHF la Kona elettrica in Svizzera

Il 9 aprile Hyundai Suisse ha annunciato che “Fino alla fine di aprile vi sono sconti fino a
CHF 10 500.– su selezionate vetture nuove subito disponibili in pronta consegna”
.

Probabilmente gli sconti sono un effetto del crollo verticale delle vendite di tutte le auto causato dalla chiusura dei negozi ordinata dai governi per contrastare la pandemia da nuovo coronavirus.

Fra le auto ribassate c’è anche la Kona elettrica, che ora viene offerta con riduzioni fino a 5000 CHF rispetto al prezzo di listino.

Considerando gli allestimenti da 39 kWh, la Pica resta invariata a 32.990 CHF; la Origo scende di 4000 CHF e costa ora 39.990 CHF; la Amplia scende di 4500 CHF e costa ora 39.400 CHF.

Per gli allestimenti con batteria da 64 kWh, la Origo scende di 4000 CHF e ora costa 41.990 CHF; la Amplia scende di 4500 CHF a 45.400 CHF; e la Vertex scende a 47.900 CHF (5000 CHF in meno).



Ho contattato Hyundai per un “giro di prova senza contatto”. Aggiornerò questo articolo quando l’avrò effettuato.

2020/03/14

Una Tesla Model S a 38.500 CHF / 36.300 euro

Nell’usato garantito di Tesla in Svizzera ci sono in questo momento delle offerte particolarmente interessanti, come questa Tesla Model S 70 del 2016 in vendita a 38.500 CHF (36.300 euro), con interni beige e carrozzeria blu metallizzato.

L’auto ha già percorso 79.000 km ed è garantita per 2 anni o 81.000 km; la garanzia su batteria e unità motore è valida fino a marzo 2024, con chilometraggio illimitato.

Considerato che le auto elettriche hanno una vita molto lunga, un usato può essere un modo relativamente economico di acquistare una berlina elettrica di lusso ad alte prestazioni.

Occorre tenere conto, tuttavia, del fatto che si tratta di un veicolo che viene aggiornato a livello software ma non a livello hardware, con poche eccezioni. In particolare, gli esemplari risalenti a questo periodo sono dotati di connettore di ricarica Tipo 2 Tesla, ossia utilizzabile per la carica lenta (11 kW) presso le colonnine Tipo 2 e per la carica rapida (circa 130 kW) presso i Supercharger Tesla dotati di connettore compatibile (quasi tutti). È comunque possibile aggiornare l’auto per dotarla del connettore CCS attuale tramite l’apposito kit di retrofit CCS, con una spesa di circa 600 CHF (info su Teslari.it).

Rilasciato il manuale della Tesla Model Y, iniziano le consegne

Esattamente un anno dopo la presentazione al pubblico il 13 marzo 2019, Tesla ha iniziato le consegne negli Stati Uniti della Model Y.

Contemporaneamente è stato reso pubblico il manuale della versione statunitense della Model Y: è scaricabile qui. Alla stessa data sono stati resi disponibili anche dei video esplicativi (occorre selezionare il Tesla Store statunitense).

Le differenze principali, rispetto alla Model 3, sono la maggiore altezza della cabina, con conseguente posizione di guida più verticale e meno sdraiata, la disponibilità di una terza fila di sedili e un ampio portellone elettrico per il bagagliaio invece di un portello manuale di accesso relativamente stretto. La Model Y ha inoltre una pompa di calore di serie che preleva calore dal motore, per cui usa meno energia per il riscaldamento rispetto alla Model 3, che ha un riscaldamento a resistenza.

In Svizzera, a metà marzo 2020, la Model Y Long Range base (il modello meno costoso attualmente disponibile per la prenotazione in questo paese) costa 62.990 CHF.

A titolo di confronto, la Model 3 Standard Range Plus base (il modello meno costoso disponibile in Svizzera) costa 45.980 CHF. Questi prezzi includono il supplemento documenti legali e messa a disposizione pari a CHF 990.

2020/03/09

Opel Ampera-e verrà “menomata” a fine anno

Ultimo aggiornamento: 2020/03/09 20:00. 

A fine dicembre 2020 le Opel Ampera-e perderanno funzioni importanti come il monitoraggio remoto dello stato di avanzamento della ricarica e il preriscaldamento o preraffrescamento dell’abitacolo. Se state pensando di comprarne una, o se ne avete già una, parlatene molto attentamente con il vostro concessionario.

L’auto sta uscendo dal catalogo Opel (è classificata come discontinued) ed è in questo momento in offerta a prezzo ridotto rispetto al passato, come ho segnalato qui. È un ottimo veicolo elettrico, con una batteria da 64 kWh che le offre un’autonomia molto generosa e con dotazioni tecniche notevoli per un veicolo della sua categoria e della sua annata (il suo debutto europeo risale al 2017).

Ma molte delle sue funzioni di gestione remota tramite smartphone (particolarmente importanti in un’auto elettrica) smetteranno di funzionare alla fine di quest’anno perché dipendono dall’app Opel MyOpel e dal servizio OnStar (video).

Infatti OnStar Europe Limited cesserà di fornire il servizio a tutte le auto Opel a fine dicembre 2020 (ne ho scritto qui), e l’app MyOpel è in via di chiusura, sostituita dalla nuova OpelConnect, che però non supporta la Ampera-e.

La cessazione di OnStar significa che l’app MyOpel non potrà più comunicare con l’auto e quindi non sarà più possibile comandare l’Ampera-e tramite app.

Ho chiesto chiarimenti via mail a Christopher Rux, responsabile Technology Communications di Opel (anche qui), e mi ha risposto via mail oggi il Manager per le Relazioni Pubbliche, Eventi e Sponsorizzazioni di AO Automobile Schweiz AG. Traduco qui la sua risposta: “Tutte le funzioni (preriscaldamento, apertura/chiusura dell’auto, eccetera) dell’app MyOpel che sono collegate a Onstar (icona Onstar nell’app) non saranno più disponibili dopo la fine del 2020.”


Livello e stato di carica della batteria sono nel menu di stato
del veicolo, che è controllato tramite OnStar.


Tramite il mio servizio clienti Opel locale a Lugano ho inoltre ottenuto risposta dall’Energy Transition & Electromobility Manager di Opel (e di Peugeot, Citroën, DS): dopo il 31/12/2020 “tutti i servizi OnStar e App verranno terminati. Anche in caso di incidente con l’airbag, purtroppo non ci sarà più la possibilità di chiamare [i soccorsi]”.

Il problema vale per tutte le auto Opel non recenti, comprese quelle a pistoni, ma per un automobilista elettrico è ancora più pesante: senza il monitoraggio remoto della carica c‘è infatti il rischio di collegarsi a una colonnina per una ricarica e tornare un’ora dopo o l’indomani per scoprire che la carica si è interrotta e l’auto è quindi a secco invece di essere pronta con il “pieno”.

Questo aspetto potrebbe essere compensato in parte ricorrendo ad altre app, come Torque Pro, accoppiate a un dongle fissato sul connettore OBD del veicolo, come spiegato su Goingelectric.de. Ma si tratta di accrocchi la cui affidabilità è tutta da valutare e piuttosto complessi da installare.

Questo “downgrade” è particolarmente fastidioso per chi ha acquistato un’Ampera-e di recente: dopo non più di due anni di vita, se la ritroverebbe menomata. Cessano di funzionare:

  • Apertura e chiusura portiere da remoto
  • Monitoraggio dello stato del veicolo (livello di carica, stato di carica, programmazione della carica, statistiche di consumi)
  • Preriscaldamento dell’abitacolo
  • Pre-condizionamento dell’abitacolo
  • Navigatore e pianificazione soste per ricarica
  • Chiamata automatica ai servizi di soccorso in caso di incidente

Inoltre non è prevista alcuna possibilità di aggiornare i veicoli esistenti dotandoli di un modulo OpelConnect. Le FAQ di Opel sono molto chiare in proposito:

Kann ich OpelConnect in meinem aktuellen Auto haben?

OpelConnect kann nicht in bereits produzierten Autos nachgerüstet werden. Das Fahrzeug muss ab Werk mit OpelConnect ausgestattet sein.

In traduzione: “Posso avere OpelConnect nella mia auto attuale? OpelConnect non può essere installato come retrofit nelle auto già fabbricate. Il veicolo deve essere equipaggiato con OpelConnect in fabbrica.”

Chi stesse invece pensando di approfittare del prezzo ridotto del veicolo valuti seriamente se può rinunciare alle funzioni offerte dalla gestione remota.

2020/03/08

Le dimensioni probabili (non confermate) della Tesla Model Y. AGGIORNAMENTO: Confermate

Tesmanian.com ha pubblicato delle immagini che dovrebbero indicare le dimensioni della Tesla Model Y, le cui consegne stanno per iniziare tra pochi giorni negli Stati Uniti senza che Tesla abbia comunicato ufficialmente i dati dimensionali del veicolo.

Aggiornamento (2020/03/14): Tesla ha rilasciato il manuale della Model Y, che ha sostanzialmente confermato le dimensioni indicate.

  • Lunghezza complessiva: 4,75 metri (6 cm in più della Model 3)
  • Larghezza compresi gli specchietti aperti: 2,13 metri (5 cm in più della Model 3)
  • Larghezza esclusi gli specchietti: 1,92 metri
  • Larghezza a specchietti ripiegati: 1,98 metri (5 cm in più della Model 3)
  • Altezza: 1,62 metri (18 cm in più della Model 3)

2020/03/01

Versioni a benzina vs elettriche della stessa auto: qual è il punto di pareggio?

Sono disponibili sul mercato vari modelli di auto disponibili sia in versione a carburante (benzina, diesel) sia in versione completamente elettrica, e questo facilita il confronto. Le versioni elettriche sono solitamente più costose di quelle a carburante, ma l’energia elettrica costa molto meno del carburante: quanti chilometri bisogna fare per recuperare la differenza di costo del veicolo?

Provo a fare due conti sulla base dei costi che conosco bene, che sono quelli svizzeri (specificamente del Canton Ticino), ma lo stesso schema è applicabile anche ad altre situazioni. Per semplicità, non tengo conto delle spese di manutenzione e assicurazione e del valore di rivendita dell’auto e di eventuali ecoincentivi, che possono spostare parecchio il punto di pareggio. Tutti questi parametri variano moltissimo da paese a paese e da Cantone a Cantone, per cui lascio a voi immettere i vostri.

I dati che vi servono sono questi:

  • Prezzo della versione a benzina
  • Prezzo della versione elettrica (tolti eventuali incentivi)
  • Prezzo del carburante al litro
  • Prezzo del kWh
  • Consumo di carburante (litri per 100 km)
  • Consumo di energia (kWh per 100 km)

Prendiamo per esempio la Peugeot 208. Secondo il listino di febbraio 2020, in versione a benzina PureTech 75 S&S CM5 Active costa 19.750 CHF; in versione diesel costa 23.150 CHF; in versione elettrica costa 34.350 CHF. Rispetto alla versione a benzina, quella elettrica costa quindi 14.600 CHF in più.

La benzina costa in media 1,56 CHF/litro e quindi 14.600 CHF di differenza di costo permettono di acquistare 9359 litri di carburante. La Peugeot 208 a benzina ha un consumo medio dichiarato di 6 litri per 100 km, per cui con quei litri di carburante è possibile percorrere circa 155.980 chilometri.

Supponiamo, per semplificare inizialmente, che la corrente elettrica non costi nulla (è teoricamente possibile fare ricariche solo presso le colonnine gratuite): la versione elettrica dovrebbe percorrere 155.980 km prima di arrivare al pareggio di spesa (costo auto + costo energia).

Ma se la corrente elettrica non è gratuita? Prendiamo il caso più economico: la ricarica a casa, dove un kWh costa 16.35 centesimi a tariffa notturna. La Peugeot 208 elettrica ha un consumo medio dichiarato di 16,6 kWh/100 km.

Posso quindi calcolare la differenza di costo fra 100 km a benzina (9,36 CHF) e 100 km elettrici (2,71 CHF), che è 6,65 CHF. Quindi ogni 100 km percorsi, la Peugeot elettrica risparmia 6,65 CHF rispetto a quella a benzina. Questo significa che la differenza di prezzo del veicolo (14.600 CHF) verrà recuperata dopo 219.548 km.


Consideriamo la Kia Niro 2020. Secondo il listino di febbraio 2020, in versione a benzina ibrida (non plug-in) costa 32.950 CHF; in versione elettrica costa 49.900 CHF, ossia 16.950 CHF in più.

I consumi dichiarati sono 5,2 litri/100 km e 15,3 kWh/100 km: la versione elettrica costa quindi 5,6 CHF in meno ogni 100 km, e di conseguenza il punto di pareggio è 302.115 km.


La Hyundai Kona, invece, ha una versione base a benzina (Pica 1.0 T-GDi) che costa 19.990 CHF e consuma 6,5 litri per 100 km e una versione base elettrica (Pica 39 kWh) che costa 32.990 CHF e consuma 15,7 kWh per 100 km.

Per questo veicolo, la differenza di costo per 100 km è 7,57 CHF e la differenza di prezzo (13.000 CHF) viene recuperata dopo 171.661 km. Se la versione elettrica venisse caricata solo su colonnine gratuite, il punto di pareggio sarebbe 128.205 km.

La Kona elettrica esiste anche in una versione base (Origo) con batteria da 64 kW, che costa 41.990 CHF (in promozione) e consuma 16 kWh per 100 km; la versione equivalente a benzina con cambio automatico (Origo 1.6 T-GDi) costa 25.400 CHF. La differenza di prezzo (16.590 CHF) viene compensata dopo 219.066 km. Su colonnine gratuite servirebbero invece 163.609 km.

In sintesi: se si considera esclusivamente il lato economico, usare un’auto elettrica è più conveniente, rispetto a un veicolo a benzina, soltanto se si fanno tantissimi chilometri. Le auto elettriche con batterie più piccole richiedono meno chilometri per arrivare al punto di pareggio, ma comunque ne richiedono lo stesso tanti. Le giustificazioni per adottare un’auto elettrica, insomma, devono essere altre: attenzione all’ambiente, comodità di guida, accesso a zone a traffico limitato, o semplice passione.

2020/02/28

Test di autonomia comparata in autostrada: Mercedes EQC, Audi E-Tron, Nissan LEAF, Jaguar I-Pace, Kia e-Niro, Tesla Model 3 LR

CarWOW ha svolto un test informale di autonomia su percorso autostradale, che potete seguire in questo video.

Il test ha portato le auto dal “pieno” all’esaurimento della batteria, tenendo le auto impostate sulla modalità di guida più efficiente.


I risultati:

  1. Tesla Model 3 Long Range: 270 miglia (434 km)
  2. Kia e-Niro 64 kWh: 255 miglia (410 km)
  3. Jaguar I-Pace: 223 miglia (359 km)
  4. Nissan LEAF: 208 miglia (334 km)
  5. Audi E-tron: 206 miglia (331 km)
  6. Mercedes EQC: 194 miglia (312 km)

2020/02/26

Enel X farà pagare chi occupa la colonnina a fine carica

Enel X sta per introdurre il pagamento per gli utenti elettrici che lasciano la propria auto collegata alle sue colonnine di ricarica anche dopo il termine della sessione di ricarica.

A partire dal primo marzo 2020, a fine ricarica invierà una notifica nell’app JuicePass per avvisare l’utente di liberare la presa. L’utente avrà 30 minuti di tempo, scaduti i quali gli verranno addebitati 9 centesimi al minuto (5,4 euro l’ora) per le prese in corrente alternata (Tipo 2 e Tipo 3a) e 18 centesimi al minuto (10,8 euro l’ora) per le prese in corrente continua (CHAdeMO e CCS Combo 2).

Questi addebiti verranno annullati per il mese di marzo, per dare tempo agli utenti di abituarsi alle nuove condizioni.

Inoltre, comunica l’azienda, “non ci sarà nessun addebito in orario notturno (dalle 22:00 alle ore 8.00) sulle prese in AC tipo 3A e tipo 2 fino a 22 kW”.

Il pagamento per l’occupazione della presa di ricarica ha lo scopo di incentivare gli utenti a lasciare libera la colonnina a fine carica invece di usarla come parcheggio, come purtroppo succede spesso.

Sfortunatamente non esiste, al momento, un modo per addebitare la sosta alla colonnina agli automobilisti che parcheggiano le proprie auto a carburante davanti alle colonnine, rendendo impossibile la ricarica agli utenti elettrici.


Fonte: newsletter Enel X 2020/02/26.

2020/02/24

Due anni di auto elettrica: un bilancio

Ieri (23 febbraio) ho festeggiato i primi due anni d’uso della mia prima auto elettrica, ELSA, una Peugeot iOn del 2011 acquistata di seconda mano.

Quello che era nato come un cauto esperimento di mobilità elettrica, ispirato dalla necessità di risolvere un problema molto specifico e personale come il trasporto della spesa e degli oggetti ingombranti fino alla porta di casa per compensare un mio acciacco di salute, è diventato un divertimento che va ben oltre la semplice mobilità locale che io e mia moglie avevamo immaginato inizialmente.

Abbiamo superato da poco i 16.000 km di percorrenza e ormai usiamo l’auto a benzina (una Opel Mokka) sempre meno, e solo per i viaggi lunghi: negli ultimi 180 giorni abbiamo viaggiato a carburante solo 28 volte (4 a luglio 2019, 2 ad agosto, 3 a settembre, 5 a ottobre, 7 a novembre, 5 a dicembre e 2 a gennaio 2020).

Usiamo talmente di rado l’auto a benzina che paradossalmente abbiamo dovuto acquistare un dispositivo per mantenere carica la sua batteria: non quella dell’auto elettrica, ma quella d’avviamento della Mokka, che ci ha infatti lasciato a piedi in occasione di un viaggio (siamo riusciti a ripartire grazie alla cortesia di un gestore di una stazione di servizio). L’ironia di essere un automobilista elettrico e trovarmi appiedato dalla batteria di un’auto tradizionale è stata sublime.

In termini di chilometraggio, l’autonomia molto limitata della iOn (100 km) comporta il fatto che il 73% dei 59.900 chilometri percorsi complessivamente in auto negli ultimi due anni è ancora a benzina, anche se non sono mancati mesi nei quali la percentuale di chilometri elettrici è stata ben più alta (anche il 67%, a gennaio 2020).



In termini di risparmio, abbiamo speso circa 1360 CHF (1282 €) in meno di quello che avremmo speso per percorrere a benzina quei 16.000 elettrici. La riduzione di costi, insomma, è significativa. Soprattutto abbiamo calcolato che se avessimo potuto percorrere tutti quei 59.900 chilometri con un’auto elettrica, avremmo risparmiato circa 5100 CHF (4807 €) solo di carburante, senza contare la minor spesa di manutenzione, imposta di circolazione e assicurazione.

Ed è per questo che tra poco sostituiremo l’auto a benzina con un’elettrica a lunga autonomia. Quale? Ancora non è deciso, ma la rosa delle candidate si sta riducendo man mano, a volte in modo inaspettato.

2020/02/16

630 km di autonomia EPA (teorica) nelle nuove Tesla Model S Long Range Plus

Elon Musk ha annunciato che le nuove Tesla Model S Long Range Plus hanno un’autonomia stimata di oltre 630 chilometri (390 miglia), secondo gli standard di misura EPA, e che questa maggiore autonomia rispetto alle versioni passate verrà attivata automaticamente con un aggiornamento software gratuito prossimamente.



La stessa denominazione Long Range Plus è stata aggiunta anche per la Model X.

Va detto che l’autonomia reale dipende da molti fattori, come la velocità e lo stile di guida, l’uso di accessori energivori come il riscaldamento e la pendenza del percorso. Ma risultati come questo e la presenza sempre più capillare di colonnine di ricarica indicano che l’ansia da autonomia comincia ad essere un problema del passato, perlomeno per chi può permettersi auto elettriche di fascia alta come le Model S.


Fonte aggiuntiva: Electrek.

2020/02/15

Opel Ampera-e esce di produzione e viene svenduta con 10.000 euro di sconto

La Opel Ampera-e, versione europea della Chevrolet Bolt, è un’auto elettrica compatta (5 posti, 381 litri di bagagliaio) con una batteria da ben 60 kWh e un’autonomia di circa 380 chilometri (secondo i criteri EPA). L’ho provata e recensita (anche in video) qui nel 2017 con molta soddisfazione e ci ho fatto più di un pensierino.

PushEVs segnala che secondo un comunicato stampa Opel, l’auto è ora in offerta in alcuni paesi europei a 34.149 euro (versione base), rispetto ai 44.799 del listino precedente. La versione Business Executive scende da 48.449 euro a 37.149 euro. I prezzi includono l’IVA locale. Ma le quantità disponibili sono limitate e l’auto sta uscendo di produzione, rimpiazzata dalla Opel Corsa-e e dalla Peugeot e-208.


Sul sito svizzero di Opel, la Ampera-e è tuttora proposta a 48.932 CHF (circa 46.000 euro).



Per chi stesse valutandone l’acquisto, è importante tenere presente che il servizio di soccorso OnStar incorporato nell’auto cesserà di funzionare a fine 2020 in tutta Europa.

Negli Stati Uniti, intanto, la versione americana della Ampera-e, ossia la Chevy Bolt, esce in versione aggiornata 2020. Ne trovate una recensione qui su CleanTechnica.