2020/02/28

Test di autonomia comparata in autostrada: Mercedes EQC, Audi E-Tron, Nissan LEAF, Jaguar I-Pace, Kia e-Niro, Tesla Model 3 LR

CarWOW ha svolto un test informale di autonomia su percorso autostradale, che potete seguire in questo video.

Il test ha portato le auto dal “pieno” all’esaurimento della batteria, tenendo le auto impostate sulla modalità di guida più efficiente.


I risultati:

  1. Tesla Model 3 Long Range: 270 miglia (434 km)
  2. Kia e-Niro 64 kWh: 255 miglia (410 km)
  3. Jaguar I-Pace: 223 miglia (359 km)
  4. Nissan LEAF: 208 miglia (334 km)
  5. Audi E-tron: 206 miglia (331 km)
  6. Mercedes EQC: 194 miglia (312 km)

2020/02/26

Enel X farà pagare chi occupa la colonnina a fine carica

Enel X sta per introdurre il pagamento per gli utenti elettrici che lasciano la propria auto collegata alle sue colonnine di ricarica anche dopo il termine della sessione di ricarica.

A partire dal primo marzo 2020, a fine ricarica invierà una notifica nell’app JuicePass per avvisare l’utente di liberare la presa. L’utente avrà 30 minuti di tempo, scaduti i quali gli verranno addebitati 9 centesimi al minuto (5,4 euro l’ora) per le prese in corrente alternata (Tipo 2 e Tipo 3a) e 18 centesimi al minuto (10,8 euro l’ora) per le prese in corrente continua (CHAdeMO e CCS Combo 2).

Questi addebiti verranno annullati per il mese di marzo, per dare tempo agli utenti di abituarsi alle nuove condizioni.

Inoltre, comunica l’azienda, “non ci sarà nessun addebito in orario notturno (dalle 22:00 alle ore 8.00) sulle prese in AC tipo 3A e tipo 2 fino a 22 kW”.

Il pagamento per l’occupazione della presa di ricarica ha lo scopo di incentivare gli utenti a lasciare libera la colonnina a fine carica invece di usarla come parcheggio, come purtroppo succede spesso.

Sfortunatamente non esiste, al momento, un modo per addebitare la sosta alla colonnina agli automobilisti che parcheggiano le proprie auto a carburante davanti alle colonnine, rendendo impossibile la ricarica agli utenti elettrici.


Fonte: newsletter Enel X 2020/02/26.

2020/02/24

Due anni di auto elettrica: un bilancio

Ieri (23 febbraio) ho festeggiato i primi due anni d’uso della mia prima auto elettrica, ELSA, una Peugeot iOn del 2011 acquistata di seconda mano.

Quello che era nato come un cauto esperimento di mobilità elettrica, ispirato dalla necessità di risolvere un problema molto specifico e personale come il trasporto della spesa e degli oggetti ingombranti fino alla porta di casa per compensare un mio acciacco di salute, è diventato un divertimento che va ben oltre la semplice mobilità locale che io e mia moglie avevamo immaginato inizialmente.

Abbiamo superato da poco i 16.000 km di percorrenza e ormai usiamo l’auto a benzina (una Opel Mokka) sempre meno, e solo per i viaggi lunghi: negli ultimi 180 giorni abbiamo viaggiato a carburante solo 28 volte (4 a luglio 2019, 2 ad agosto, 3 a settembre, 5 a ottobre, 7 a novembre, 5 a dicembre e 2 a gennaio 2020).

Usiamo talmente di rado l’auto a benzina che paradossalmente abbiamo dovuto acquistare un dispositivo per mantenere carica la sua batteria: non quella dell’auto elettrica, ma quella d’avviamento della Mokka, che ci ha infatti lasciato a piedi in occasione di un viaggio (siamo riusciti a ripartire grazie alla cortesia di un gestore di una stazione di servizio). L’ironia di essere un automobilista elettrico e trovarmi appiedato dalla batteria di un’auto tradizionale è stata sublime.

In termini di chilometraggio, l’autonomia molto limitata della iOn (100 km) comporta il fatto che il 73% dei 59.900 chilometri percorsi complessivamente in auto negli ultimi due anni è ancora a benzina, anche se non sono mancati mesi nei quali la percentuale di chilometri elettrici è stata ben più alta (anche il 67%, a gennaio 2020).



In termini di risparmio, abbiamo speso circa 1360 CHF (1282 €) in meno di quello che avremmo speso per percorrere a benzina quei 16.000 elettrici. La riduzione di costi, insomma, è significativa. Soprattutto abbiamo calcolato che se avessimo potuto percorrere tutti quei 59.900 chilometri con un’auto elettrica, avremmo risparmiato circa 5100 CHF (4807 €) solo di carburante, senza contare la minor spesa di manutenzione, imposta di circolazione e assicurazione.

Ed è per questo che tra poco sostituiremo l’auto a benzina con un’elettrica a lunga autonomia. Quale? Ancora non è deciso, ma la rosa delle candidate si sta riducendo man mano, a volte in modo inaspettato.

2020/02/16

630 km di autonomia EPA (teorica) nelle nuove Tesla Model S Long Range Plus

Elon Musk ha annunciato che le nuove Tesla Model S Long Range Plus hanno un’autonomia stimata di oltre 630 chilometri (390 miglia), secondo gli standard di misura EPA, e che questa maggiore autonomia rispetto alle versioni passate verrà attivata automaticamente con un aggiornamento software gratuito prossimamente.



La stessa denominazione Long Range Plus è stata aggiunta anche per la Model X.

Va detto che l’autonomia reale dipende da molti fattori, come la velocità e lo stile di guida, l’uso di accessori energivori come il riscaldamento e la pendenza del percorso. Ma risultati come questo e la presenza sempre più capillare di colonnine di ricarica indicano che l’ansia da autonomia comincia ad essere un problema del passato, perlomeno per chi può permettersi auto elettriche di fascia alta come le Model S.


Fonte aggiuntiva: Electrek.

2020/02/15

Opel Ampera-e esce di produzione e viene svenduta con 10.000 euro di sconto

La Opel Ampera-e, versione europea della Chevrolet Bolt, è un’auto elettrica compatta (5 posti, 381 litri di bagagliaio) con una batteria da ben 60 kWh e un’autonomia di circa 380 chilometri (secondo i criteri EPA). L’ho provata e recensita (anche in video) qui nel 2017 con molta soddisfazione e ci ho fatto più di un pensierino.

PushEVs segnala che secondo un comunicato stampa Opel, l’auto è ora in offerta in alcuni paesi europei a 34.149 euro (versione base), rispetto ai 44.799 del listino precedente. La versione Business Executive scende da 48.449 euro a 37.149 euro. I prezzi includono l’IVA locale. Ma le quantità disponibili sono limitate e l’auto sta uscendo di produzione, rimpiazzata dalla Opel Corsa-e e dalla Peugeot e-208.


Sul sito svizzero di Opel, la Ampera-e è tuttora proposta a 48.932 CHF (circa 46.000 euro).



Per chi stesse valutandone l’acquisto, è importante tenere presente che il servizio di soccorso OnStar incorporato nell’auto cesserà di funzionare a fine 2020 in tutta Europa.

Negli Stati Uniti, intanto, la versione americana della Ampera-e, ossia la Chevy Bolt, esce in versione aggiornata 2020. Ne trovate una recensione qui su CleanTechnica.