2019/04/28

Svizzera, la polizia di Basilea adotta delle Tesla Model X


Le prime due delle sette Tesla Model X 100D adottate dalla Polizia di Basilea stanno entrando in servizio in questi giorni dopo la consegna, avvenuta a dicembre 2018, e il lavoro di adattamento alla loro particolare funzione.

Costano 50.000 CHF in più delle auto di polizia tradizionali (Mercedes), ma costituiscono un investimento migliore a lungo termine in termini di manutenzione e uso e hanno un valore di rivendita più alto, secondo quanto ha riferito la Polizia stessa a marzo 2018, oltre ad essere più in linea con l’attenzione all’ambiente.

La percorrenza giornaliera media delle auto di pattuglia basilesi è circa 200 km, quindi ben gestibile da una singola carica della Model X.

Un vantaggio notevole di un’auto elettrica di pattuglia è che non ha bisogno di tenere il motore acceso per riscaldare l’abitacolo durante gli appostamenti.

Per contro, ci sono state alcune perplessità dovute al fatto che le Tesla trasmettono costantemente dati alla casa produttrice, in particolare la geolocalizzazione, e questo poteva comportare dei problemi di riservatezza in caso di indagini particolarmente sensibili. Le perplessità sono state ora risolte, anche perché la geolocalizzazione può essere spenta e la SIM di trasmissione dati fornita dal costruttore dell’auto è stata sostituita con una SIM svizzera.


Fonti: CleanTechnica, RTS, TicinoNews.

Un treno a energia solare

Dall’Australia arriva (tramite CleanTechnica) la storia di un treno che va esclusivamente a energia solare, raccolta mettendo pannelli fotovoltaici sul tetto del treno stesso e della stazione principale.

Certo, è una tratta cortissima (3 km) ed è in piano, ma è interessante notare l‘efficienza: un treno da 77 tonnellate porta 100 passeggeri per 6 km (andata e ritorno) consumando solo 5 kWh, che è un terzo di quello che consumerebbe una Tesla Model 3 per portare cinque persone. Merito anche della ridottissima resistenza al rotolamento.

2019/04/22

Auto elettrica in fiamme in Cina: situazione non chiara

Sta circolando un video che sembra mostrare una Tesla Model S che si incendia improvvisamente mentre è parcheggiata in un garage in Cina.



Secondo la BBC, l’incendio sarebbe avvenuto a Shanghai e Tesla avrebbe inviato una squadra per indagare; non risultano feriti.

A prima vista, la dinamica dell’incendio sembra anomala rispetto ad altri incendi di Tesla: l’accensione è molto rapida, a differenza di quanto avviene normalmente negli incendi di batterie per auto. Per ora non si può escludere nulla, neppure il dolo. 

Electrek ha raccolto le prime notizie qui

Italia, linee guida per installazione di impianti di ricarica per auto elettriche

ANSA segnala le Linee guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici valide in Italia.

Un apposito gruppo di lavoro, costituito da tecnici dei vigili del fuoco, rappresentanti di aziende elettriche installatrici di infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, rappresentanti delle case automobilistiche costruttrici di veicoli elettrici e/o ibridi (CUNA), rappresentanti del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), ricercatori e studiosi (ENEA, Università) e professionisti antincendio, ha raccolto i dati disponibili a livello nazionale ed internazionale ed ha concluso che, allo stato attuale, non risulta che i veicoli elettrici presentino un livello di rischio di incendio e/o esplosione maggiore rispetto ai veicoli tradizionali; inoltre, le stazioni di ricarica delle batterie dei veicoli elettrici, allo stato attuale, risultano presentare rischi di natura prettamente elettrica. Non si esclude che eventuali nuove ricerche, soprattutto a seguito dall’attività sperimentale condotta sul comportamento delle batterie a ioni di litio sottoposte ad abuso termico, abuso elettrico ed urto, possano rendere opportuno la revisione delle Linee guida.

Provvedimento restrittivo contro persona che pianificava sabotaggi ai test di guida Tesla


Auto in fiamme vicino a La Spezia. No, non era elettrica


XL1, ibrida diesel-elettrica



Stamattina alla stazione ferroviaria di Lugano ho avvistato questo veicolo straordinario: è una Volkswagen XL1, classe 2014, due posti ibrida diesel-elettrica.

Notate le ruote posteriori carenate, i cerchioni anteriori aerodinamici e l’assenza di specchietti laterali, sostituiti da telecamere leggermente sporgenti dalle portiere (che si aprono incernierandosi in avanti e in su). All’interno, nelle portiere, ci sono i due display che mostrano al conducente le immagini delle telecamere che fungono da specchietti.

La struttura è quasi interamente in fibra di carbonio e le ruote hanno una sezione molto stretta per ridurre la resistenza al rotolamento.

Con queste caratteristiche la XL1 raggiunge i 100 km/litro (anche solo in particolari condizioni). È guidabile in modalità puramente elettrica per una cinquantina di chilometri con la batteria da 5,5 kWh (caricabile a qualunque presa di corrente) e naturalmente ha autonomia sostanzialmente infinita con il motore diesel bicilindrico, “ricaricabile” in una manciata di minuti.

Ne sono stati realizzati in tutto circa 250 esemplari, venduti a circa 110.000 euro l’uno.

Maggiori info sono su Autoblog, Alvolante e Wikipedia.

2019/04/15

Seat ibiza in fiamme a Sagnino (Como). No, non era elettrica

“I pompieri hanno domato l’incendio, divampato dal motore. Le fiamme hanno interessato in parte anche un’auto parcheggiata accanto alla Seat Ibiza andata a fuoco.”

(La Provincia di Como)

2019/04/11

Auto in fiamme a Genova. No, non era elettrica


2019/04/09

Vicenza, BMW in fiamme. No, non era elettrica

“Il conducente dell’auto stava entrando nel garage sotterraneo della sua abitazione quando ha sentito l'odore di fumo [...] l’auto si è incendiata [...] Le cause del rogo sono probabilmente dovute ad un guasto elettromeccanico.”

(Il Giornale di Vicenza)


2019/04/07

Aumentare l’autonomia di una city car elettrica con un tender

Dalla Francia arriva una realizzazione interessante di un’idea per consentire di aumentare, quando serve, l’autonomia di una piccola auto elettrica: un generatore o pacco batterie supplementare montato su un carrellino o tender.

Quando si usa l’auto in città, per brevi percorsi, il tender resta a casa. Ma nelle (spesso rare) occasioni in cui serve più autonomia, allora si aggancia il tender, che viene comandato tramite un’app per smartphone e fornisce energia elettrica all’auto durante la marcia.

La versione con motore a combustione interna è ovviamente più inquinante rispetto a quella con batterie elettriche supplementari, ma ha il vantaggio di evitare la fabbricazione, la spesa per l’acquisto e la manutenzione di una ben più complessa auto a pistoni per i viaggi lunghi, e comunque consuma meno di un’auto a pistoni equivalente, dando un’autonomia elettrica (ibrida) pressoché illimitata (visto che bastano pochi minuti per “ricaricarla” di carburante).

Quella a batterie è meno inquinante, ma non conferisce autonomia realmente illimitata perché prima o poi finisce anche la propria carica e richiede tempo per essere ricaricata. Per contro, consente di caricare direttamente nel proprio garage, se dotato di una presa elettrica.

Il tender fa anche da portapacchi supplementare, se necessario, e ha un ingegnoso sistema per la gestione delle manovre e della retromarcia.

Maggiori informazioni sono sul sito del produttore, EPtender.com.

2019/04/06

Caricare un’auto elettrica con i pannelli solari: due conti spannometrici

Elektor fa due calcoli sommari sulla possibilità di usare pannelli fotovoltaici per caricare un’auto elettrica. Una Tesla Model X (100 kWh) richiederebbe, secondo questi conti, oltre 270 mq di pannelli per fare il “pieno” in un giorno d’estate. Un’elettrica più modesta, per esempio una e.GO da circa 15 kWh (paragonabile alla Peugeot iOn, che ho), ne richiederebbe circa 40 mq.

Tuttavia non è detto che un utente usi tutta l’autonomia ogni giorno, per cui spesso sarebbe sufficiente un semplice rabbocco. Suppnendo 40 miglia (65 km) di percorrenza media giornaliera, il fabbisogno scenderebbe a 40 mq per la Tesla Model X e 24 mq per una e.Go/iOn.

Elektor parte da questi assunti: “A typical commercially available PV panel can supply 250 Wp and occupies 1.6 m² surface area. In central Europe it will typically supply about 220 kWh per year making 600 Wh per day on average.”

Audi e-tron, 328 km di autonomia EPA. Perché?

Audi, riferisce CleanTechnica citando Green Car Reports, ha annunciato che l’autonomia EPA stimata dell’e-tron, il suo SUV elettrico, sarà di 204 miglia (328 km) nonostante l’auto abbia una batteria da 95 kWh.

Il valore molto basso di autonomia è dovuto al fatto che Audi ha scelto di indicare un dato molto prudenziale, corrispondente all’88% dell’energia disponibile e valido in quasi ogni circostanza. Non è dovuto a inefficienze progettuali rispetto ad altri veicoli paragonabili, come la Tesla Model X che ha un’autonomia EPA di 289 miglia (465 km) con 100 kWh di batteria.

Auto in fiamme sulla superstrada Alzano-Nembro (Bergamo). No, non era elettrica

Molti non si rendono conto di quanto siano frequenti gli incendi delle auto a pistoni, ma si fanno paranoie su quelli delle auto elettriche. Questo è già il secondo che mi viene segnalato oggi dai lettori.


Auto in fiamme a Musei (CA). No, non era elettrica


Aerei elettrici: compagnia aerea da 500.000 passeggeri/anno li sperimenta. Costano meno

CleanTechnica segnala il caso della canadese Harbour Air, che sta valutando di convertire la propria flotta di 41 idrovolanti alla propulsione elettrica, che è perfetta per le brevi tratte coperte dalla compagnia. La soluzione elettrica costa meno perché richiede molta meno manutenzione di un motore a pistoni o a turbina.

La fonte originale della notizia, il Vancouver Sun, scrive che i primi voli di prova con un aereo della flotta modificato, un de Havilland Beaver in grado di portare sei passeggeri, avverranno a novembre 2019.