2021/10/29

Autobus a idrogeno prende fuoco in Olanda, ma i serbatoi reggono

Un autobus a idrogeno ha preso fuoco ieri, 28 ottobre 2021, in un deposito della Arriva a Doetinchem, nei Paesi Bassi. L’incendio si è poi esteso all’intero edificio: Non ci sono stati feriti. Ma secondo le notizie di stampa locali, i serbatoi di idrogeno del mezzo hanno resistito senza esplodere, grazie ai sistemi di sicurezza di bordo.

Lo sfiato impressionante di un autobus a metano in caso di incendio

Questo video spettacolare, risalente al 2012, mostra un autobus a metano (CNG, gas naturale per autotrazione) che sfiata il proprio carburante dopo che il veicolo ha preso fuoco nei Paesi Bassi, a Wassenaar. Lo sfiato ha un effetto non proprio rassicurante.

L’incendio fu innescato da un guasto al motore di una delle ventole di raffreddamento. Il veicolo era stato fabbricato dalla MAN, era gestito dalla Veolia ed era uno dei numerosi autobus a metano circolanti nel paese. Maggiori dettagli, in olandese, sono qui.

2021/10/26

Aggiornamenti per TESS: versione 2021.36.5.1 aggiunge la regolazione dell’amperaggio di carica tramite app

Ieri sera TESS ha ricevuto la notifica della disponibilità di un nuovo aggiornamento software, la versione 2021.36.5.1, e l’ho installata subito durante la notte.

Questo aggiornamento aggiunge varie cose per le Tesla più recenti e anche un paio di funzioni importanti per TESS, che è una Model S del 2016.

La prima funzione nuova è la regolazione dell’amperaggio di ricarica direttamente dall’app. Prima era possibile regolarlo soltanto dall’auto. Questa regolazione permette di caricare (molto lentamente) anche su prese collegate a contatori da 3 kW senza assorbire tutta la potenza disponibile, per esempio quando si è a casa di amici o in albergo per la notte e si chiede un piccolo rabbocco di carica. La carica minima è 5A, che sulla presa normale a 220 V equivalgono a circa 1 kW. Sulla presa industriale trifase, invece, i 5A equivalgono a 3 kW.

A questi livelli di carica minimi, ovviamente, non si aggiunge molta autonomia: dato che un kWh equivale a circa 5 chilometri di autonomia, caricare a 1 kW significa aggiungere 5 km ogni ora e caricare a 3 kW significa aggiungerne 15 ogni ora. Poco, ma se si tratta di una sosta prolungata, per esempio un pernottamento, dieci ore aggiungono da 50 a 150 km di autonomia che magari fanno la differenza.

La funzione di regolazione remota mi permette di lasciare sempre collegato il “carichino” (il caricatore universale mobile o UMC) da 10 kW alla presa industriale trifase che ho fatto installare tempo fa in garage e di dosare l’amperaggio in modo da non gravare eccessivamente sul contatore mentre sto usando altri apparecchi energivori. Ho un contatore che regge circa 17 kW, ma qui in Svizzera ho le piastre di cottura elettriche e lo scaldabagno elettrico, e questi due apparecchi mangiano kW come se non ci fosse un domani, per cui assorbire 10 kW solo per l’auto può essere comunque un po’ eccessivo in certi momenti. 

In questo modo posso caricare più rapidamente quando non ci sono grandi elettrodomestici in funzione (per esempio di notte) e più lentamente negli altri momenti.

La seconda funzione nuova è la programmazione della ricarica direttamente dall’app (prima era disponibile solo stando a bordo dell’auto). Posso impostare una fascia oraria nella quale ricaricare (per approfittare della tariffa notturna ridotta, per esempio) e posso precondizionare la batteria in modo che sia alla temperatura ottimale nel momento in cui parto. L’app consente inoltre di impostare anche il climatizzatore in modo che l’abitacolo sia alla temperatura desiderata al momento previsto per la partenza.

Infine è ora possibile impostare la carica della batteria in modo che raggiunga il livello desiderato esattamente prima della partenza, in modo da non tenerla molto carica a lungo. Questo aiuta a prolungare ulteriormente la vita della batteria.

2021/10/18

Avventurette in auto elettrica: Lugano-Mestre-Lugano (723 km, 9,70 €)

Man mano che aumenta l’esperienza con l’auto elettrica diminuisce la necessità di pianificare. Stavolta l’unica pianificazione consiste nel prenotare un albergo che ha la colonnina di ricarica; non decidiamo in anticipo dove fermarci a caricare durante il viaggio, perché tanto sappiamo che ci sono vari punti di ricarica rapida lungo il percorso, e decidiamo che i tempi di sosta non dipenderanno dalla durata della ricarica ma saranno determinati dai tempi naturali della sosta. Questi sono i miei rapidi appunti di viaggio, basati sui dati forniti dall’auto (li registro fotografando il display).

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16/10. Partiamo dal Maniero alle 8:55. Dopo 255 km, fatti in 3 ore e 35 minuti a causa delle code di traffico (71,2 km/h di velocità media), arriviamo al Supercharger di Verona (presso il Crowne Plaza) alle 12:31. Abbiamo consumato 46,3 kWh (181 Wh/km).

Ci fermiamo lì a pranzare e caricare; Tess finisce di caricare quanto basta per arrivare a destinazione ben prima che finisca il pasto. Secondo i dati di fatturazione di Tesla, Tess ha caricato 49 kWh (gratuitamente, grazie ai referral che ho accumulato). Ripartiamo alle 13:53 (sì, un’ora e mezza per un pasto in viaggio è tanto, lo so, ma è andata così) e arriviamo a Mestre alle 15:03, dopo 120 km, fatti in 1 ora e 10 minuti (103 km/h di media) consumando 26,3 kWh (219 Wh/km), con il 53% di carica residua.

Per l’intera tratta (375 km) abbiamo consumato in tutto 72,6 kWh (193 Wh/km). Dato che la carica al Supercharger per Tess è attualmente gratuita appunto grazie ai referral, la spesa di energia è costituita soltanto dai 65 kWh caricati di notte a casa prima di partire, che alle mie tariffe attuali (0,16 CHF/kWh in notturna) ammontano in tutto a 10,4 CHF (9,70 €).

Abbiamo appunto scelto un albergo dotato di colonnina di ricarica, lo Smart Hotel Holiday, per cui all’arrivo parcheggiamo l’auto in un posto auto qualsiasi e non ci preoccupiamo più della ricarica fino alla sera prima del ritorno.

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18/10. Avendo messo sotto carica Tess alla colonnina dell’albergo (gratuita anche se non fa parte della rete Tesla) la sera prima di ripartire verso il Maniero, partiamo da Mestre alle 10.16 con il 96% di carica (Tess non carica fino al 100% a causa del freddo, fuori ci sono 8°C) senza aver perso tempo a cercare colonnine. 

Un’ora e 39 minuti dopo (alle 11.57) ci fermiamo al Supercharger di Brescia per pranzo, dopo aver percorso 185 km (velocità media 112 km/h) e consumato 39,5 kWh (213 Wh/km), arrivando con il 32% di carica residua.

Il tempo di una pausa alla toilette e di un pranzo cinese al centro commerciale nel quale si trova il Supercharger (un’ora in tutto) e Tess ha già caricato 40 kWh (secondo i dati di fatturazione di Tesla), ben oltre il necessario per completare il viaggio: ripartiamo alle 12:57 con il 90% di carica. L’autostrada è decisamente più scorrevole che all’andata, per cui riusciamo a viaggiare quasi sempre intorno ai 130 km/h, tranne nel tratto verso la frontiera, dove scegliamo di evitare l’autostrada a causa della segnalazione di lunghe code al valico autostradale. 

Due ore e tre minuti dopo, alle 15:00, arriviamo al Maniero con il 36% di carica residua, dopo aver percorso 164 km (velocità media 80 km/h) e aver consumato 32,9 kWh (201 Wh/km).

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In totale abbiamo percorso 723 km in 10 ore (6h all’andata e 4h44m al ritorno, incluse le tappe di pranzo-ricarica in viaggio), consumando 144,9 kWh (200 Wh/km) e spendendo 9,70 € di “carburante”. Senza referral, al costo attuale di circa 0,41 CHF/kWh ai Supercharger Tesla, avremmo speso 32,75 CHF (79,9 kWh ai Supercharger) +10,4 CHF (i 65 kWh al Maniero), per un totale di 43,15 CHF, pari a 40,26 €.

2021/10/03

Schianto e incendio Tesla Model S a Frauenfeld (Svizzera)

Foto: Polizia cantonale Turgovia tramite Tio.ch.

Il 2 ottobre 2021 una Tesla Model S si è schiantata contro un albero a Frauenfeld, nel Canton Turgovia.

L’incidente è avvenuto intorno alle 9.30. La conducente è entrata nel parcheggio di un negozio e “per cause ancora da chiarire” ha perso il controllo dell’auto, che si è scontrata con due veicoli in sosta e ha attraversato il marciapiede e una corsia stradale (sulla Zürcherstrasse) prima di terminare la propria corsa contro un albero. L’auto ha preso fuoco. La conducente “ha riportato ferite di media gravità ed è stata portata via dall'ambulanza“ ed “è fortunatamente riuscita a lasciare l'autoveicolo con l'aiuto di un passante.”

L’incendio è stato domato rapidamente dai pompieri.

Il Blick presenta un video dell’incendio che permette di localizzare la zona in Google Maps. In Street View non è disponibile la stessa visuale mostrata nella foto della Polizia Cantonale, ma c’è la visuale in direzione opposta:

L’auto sarebbe quindi uscita dal parcheggio Fust/Jumbo (a sinistra nell’immagine di Street View), avrebbe scavalcato la zona adibita a verde (o la zona cementata con pietre) e il marciapiedi, avrebbe attraversato la strada e ha terminato la propria corsa contro l’albero sulla destra.

Lo scenario più probabile, ma da verificare, è che la conducente abbia premuto l’acceleratore al posto del freno, come avviene spesso, e la potenza del veicolo e la reazione di panico abbiano fatto il resto. È quasi sicuramente da escludere qualunque intervento del sistema di guida assistita (Autopilot). 

L’incendio potrebbe essere stato favorito dal violento impatto del fondo dell’auto, dove si trova la batteria, contro il marciapiedi o la zona cementata con pietre in rilievo.