2022/05/30

Avventurette in auto elettrica: Lugano-Padova-Trento-Lugano (828 km, 38 euro)

30 maggio 2022. Nei prossimi giorni la Dama del Maniero ed io dobbiamo andare a Padova per qualche giorno (per il CicapFest) e poi a Trento per lavoro (una serie di corsi informatici). In tutto faremo circa 800 chilometri. Ecco il nostro piano di viaggio elettrico.

Partiremo dal Maniero con il 100% di carica, fatta a casa usando l’app Tesla per gestirla nelle ore a tariffa elettrica ridotta. Memori del viaggio precedente a Padova, dove avremmo potuto arrivare anche senza fare una (pur breve) tappa di ricarica ma abbiamo preferito non rischiare, proveremo ad andare leggermente più piano (120 km/h) per vedere se riusciamo ad arrivare all’hotel (che ha un Destination Charger) senza fermarci a caricare. Andando più piano ci metteremo un po’ di più, ma probabilmente la differenza di tempo è minore del tempo necessario per uscire dall’autostrada, raggiungere il Supercharger di Vicenza e rientrare in autostrada. Dal Maniero all’albergo a Padova ci sono 310 km e Tess ha un’autonomia di circa 330 a velocità autostradali: ma sapendo di trovare con certezza la colonnina a destinazione, questo margine stretto non è un problema, e comunque durante il viaggio Tess ci avviserà sull’andamento dei consumi e ci dirà se dobbiamo fare tappa a caricare oppure no.

A Padova caricheremo Tess lentamente (a 10 kW) durante la notte fino al 100% e poi andremo a Trento senza tappe di ricarica passando per la A22 (182 km). La A22 è 60 km più lunga rispetto alla A31 e alla strada provinciale, ma è più scorrevole, perlomeno secondo i calcoli di Google Maps, tanto che i tempi di percorrenza sono praticamente uguali. Arriveremo a Trento con ampia riserva di autonomia.

L’albergo a Trento non ha colonnine (non lo abbiamo scelto noi), per cui abbiamo tre possibilità:

  • trovare un punto di ricarica nelle immediate vicinanze (ce ne sono parecchi da 10 kW, sia vicino all’albergo sia vicino al luogo dove devo lavorare) e lasciare lì Tess per qualche ora, pagando;
  • andare appositamente al Supercharger Tesla di Trento, che sta a 7 km dal nostro albergo, in via Innsbruck (gratuito per noi, però è una deviazione aggiuntiva);
  • ripartire da Trento senza caricare (tanto abbiamo parecchia autonomia residua) e fermarci lungo la strada del ritorno al Supercharger di Affi (73 km), che per Tess è gratuito, e pranzare durante l’oretta scarsa di ricarica sufficiente a darci i 221 km che ci riportano al Maniero. 

Vedremo come andranno le cose.

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2 giugno. Partiamo dal Maniero alle 14.08 con il 100% di carica fatta a casa. Siamo in tre (conducente e due passeggeri) più i rispettivi bagagli; aria condizionata a 23 °C con 32 °C di temperatura esterna. Facciamo tappa al Bauli in autostrada di Verona alle 16.23, dopo 218 km (173 Wh/km) percorsi andando a 125 km/h di velocità massima (salvo qualche, uhm, spunto per liberarsi degli sfanalatori compulsivi). Non carichiamo: la sosta è solo per prendere un caffé e un dolcetto, fare un salto alla toilette e poi ripartire alle 16.46. Noto con una certa sorpresa che una semplice sosta del genere è durata ben 22 minuti: se ci fosse stata una colonnina, avremmo avuto tempo di caricare parecchio.

Arriviamo a destinazione alle 17.47, dopo un totale di 313 km che hanno consumato 54,8 kWh (175 Wh/km), con il 9% di carica residua. Mettiamo subito Tess sotto carica al Destination Charger dell’albergo, facciamo il check-in e andiamo via. Dopo qualche ora, Tess è già carica all’80%. Fermo la carica tramite l’app: per qualche giorno non useremo l’auto, per cui non occorre fare il “pieno” ed è sconsigliato tenere la batteria al 100% a lungo senza scaricarla.

Come previsto, riducendo molto lievemente la velocità siamo riusciti a fare l’intero viaggio senza doverci fermare a ricaricare. Ci ha aiutato molto, in questo esperimento, la schermata Energia del menu di Tess, che mostra la previsione dei consumi e rende estremamente facile adattare la velocità sul momento, senza ridurla eccessivamente. 

6 giugno. Dopo aver caricato Tess al 100% presso la colonnina dell’albergo, e dopo aver preattivato l’aria condizionata da remoto per via del gran caldo, alle 10:10 lasciamo Padova e ci dirigiamo verso Trento. In autostrada (A4-A22) troviamo traffico e code interminabili, ma alla fine arriviamo a destinazione alle 12:55 con il 39% di carica residua, avendo percorso 182 km. Abbiamo consumato un po’ più del previsto, a causa dell’aria condizionata durante le lunghe attese fermi in coda, ma comunque abbiamo ampio margine per raggiungere il Supercharger di Affi. Lasciamo Tess al parcheggio sotterraneo di Piazza di Fiera, che è accessibile anche con un’auto ingombrante e bassa come una Model S ed è dotato di colonnina (cosa che non sapevamo, ma in ogni caso non la usiamo perché non ci serve).

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8 giugno. Siamo a Trento per un paio di giorni per lavoro: domani partiremo per tornare al Maniero. Il piano iniziale è di partire con la carica residua, fare tappa ad Affi e poi andare fino a casa, ma grazie a un invito a cena in un luogo strategicamente piazzato abbiamo la possibilità di mettere sotto carica Tess alla colonnina del parcheggio (a Piazza di Fiera), a una trentina di metri dal nostro albergo nel tardo pomeriggio, andare a cena e staccarla dalla colonnina dopo cena. Ci costerà un po’, ma considerato quanto risparmiamo abitualmente possiamo anche concederci questo piccolo lusso, in modo da poter andare direttamente a casa l’indomani.


Carichiamo (a 11 kW) in totale 49,42 kW alla colonnina Enel-X, usando il nostro cavo (che è sempre a bordo per qualunque evenienza) e la tessera Enel-X (per evitare problemi e lentezze delle app), spendendo 28,67 euro (non ho abbonamenti, per cui la tariffa è alta, 0,47 euro/kWh) e arriviamo così al 94% circa all’ora di rientro in albergo. Un po’ poco per fare il viaggio di ritorno senza almeno un biberonaggio (si chiama così la carica rapida breve), ma vedremo come va.

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9 giugno. Partiamo da Trento alle 9:53 con il 94%. C’è traffico e anche volendo non si può correre, ma stiamo intorno ai 100 km/h per un bel tratto di strada e la finestra Energia di Tess ci dice che arriveremmo al Maniero con un 2% scarso di margine; fattibile (tanto ci sono parecchi punti di ricarica rapida lungo il percorso se i consumi dovessero essere maggiori del previsto), ma si pone uno dei dilemmi tipici dei viaggi elettrici: ci conviene andar piano (e quindi metterci più tempo) ma non fermarci a caricare (e quindi evitare il tempo della ricarica), oppure andare veloci (e quindi metterci meno tempo) ma fermarci a caricare (e quindi usare il tempo risparmiato per caricare)?

La risposta dipende da molti fattori, compreso lo stile di guida, la rapidità di ricarica e il tempo necessario per la deviazione per raggiungere la colonnina e poi rientrare in autostrada. Nel nostro caso c’è un Supercharger Tesla, per noi gratuito, a Bergamo Dalmine (ce lo suggerisce il navigatore di Tess mentre stiamo viaggiando), che raggiungeremo intorno all’ora di pranzo, dopo 200 km, ed è appena fuori dal casello autostradale, per cui decidiamo di andare veloci (130 km/h ovunque possibile) e fare una mini-tappa di ricarica lì intanto che mangiamo e ci riposiamo un momento.

Usciamo dall’autostrada alle 11:55, ma il navigatore di Tess sbaglia e non ci porta affatto al Supercharger: ci conduce su una strada statale che passa nelle vicinanze, senza dirci dove dobbiamo svoltare per entrare in una zona commercial-industriale, e poi dice che siamo arrivati. Così proviamo il navigatore dello smartphone (Google Maps), che ci porta a fare un giro in una strada che è bloccata dai lavori. Il tempo passa e la pazienza pure: il Supercharger è introvabile.

Alla fine ci accorgiamo che il navigatore dell’auto sta indicando dove si trova il Supercharger, ma per motivi incomprensibili si rifiuta di tracciare un percorso che ci porti lì. Proviamo a seguire la mappa del navigatore a naso e finalmente troviamo il Supercharger, nascosto dietro vari edifici e cantieri, senza la benché minima segnaletica che consenta di avvistarlo quando si è nelle vicinanze. Questo è un problema ricorrente delle stazioni di ricarica: a differenza dei distributori di benzina, che hanno grandi insegne montate su pali alti e ben visibili, le colonnine sono completamente prive di segnali che le rendano visibili e sono acquattate dietro capannoni o alberghi. Se l’app o il navigatore falliscono, trovarle è un’impresa.

Sia come sia, dopo aver perso venti minuti d’orologio per cercare il Supercharger, finalmente alle 12:16 carichiamo Tess intanto che facciamo uno spuntino. Siamo arrivati a Dalmine con il 33%, dopo 209 km, essendo partiti con il 94%; abbiamo consumato 38 kWh (182 Wh/km) in 2 ore e 24 minuti.

Il tempo dello spuntino (18 minuti) e alle 12:34 abbiamo il 60% di carica, più che sufficiente per tornare speditamente al Maniero. Arriviamo a casa alle 13:56, dopo altri 111 km, avendo consumato per questa seconda tratta 22,5 kWh (202 Wh/km) in un’ora e venti minuti, con il 23% di carica residua. Per il viaggio di ritorno abbiamo percorso in tutto 320 km.

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In totale, per questo tour abbiamo percorso 828 km, dedicando alla ricarica 40 minuti. Abbiamo caricato Tess a casa (61 kWh per 0,16 CHF/kWh), al Destination Charger (gratuito), alla colonnina Enel-X (28,67 euro) e al Supercharger (gratuito), per un totale di circa 38 euro (con un avanzo di un 23% di carica ancora sfruttabile).

2022/05/16

Avventurette in auto elettrica: Lugano-Bellaria-Lugano (837 km)

Ultimo aggiornamento: 2022/05/23.

Il piano. Tra pochi giorni faremo un viaggio fino a Bellaria per partecipare alla Starcon. Dal Maniero Digitale al Palacongressi di Bellaria sono 401 km.

Lungo il percorso abbiamo i seguenti punti di ricarica rapida potenzialmente interessanti:

  • Stazione Free to X Modena (area di servizio Secchia Ovest), sull’autostrada, dopo 246 km (restano 155 km per arrivare)
  • Supercharger di Modena (1684 Strada Vignolese, Modena, accanto all'hotel Fini Baia del Re), dopo 263 km (restano 141 km per arrivare)
  • Supercharger di Bologna (via Aldo Moro 64, Casalecchio di Reno), dopo 288 km (restano 121 km per arrivare)
  • Supercharger di Forlì (Piazzale della Cooperazione 2/3, Forlì), dopo 362 km (restano 43 km per arrivare)

I Supercharger sono gratuiti (TESS ha accumulato un po' di referral che davano circa 11.000 km gratis), ma sono leggermente più scomodi da raggiungere perché non sono sull’autostrada: sono vicini a un casello. Quindi bisogna mettere in conto il tempo necessario per uscire dall’autostrada e raggiungerli. Le colonnine Free to X, invece, sono direttamente sull’autostrada (però si pagano). 

A destinazione abbiamo i seguenti Destination Charger (DC) di Tesla o punti di ricarica lenta di altri fornitori:

  • DC Hotel San Salvador (via Lucilio 8, Igea Marina), 4,5 km dal Palacongressi
  • DC Hotel Mon Pays Bellaria (viale G. Pascoli 3, Igea Marina), 1,5 km
  • Colonnina di fornitore ignoto (4FV8+5J per Google Maps), 1,3 km
  • Colonnina presso Albergo Lazzarini (via Arno 71, Igea Marina), 1,5 km
  • Colonnina BeCharge (piazza del Popolo 7, Igea Marina), 950 m

Il piano, per ora, è fare tappa sperimentale alla colonnina Free to X di Modena per fare almeno un test di carica; in caso di problemi, fare tappa a Modena per pranzare intanto che facciamo il “pieno”; e arrivare a destinazione. Lì useremo un Destination Charger o un’altra colonnina lenta per fare un altro “pieno” per il viaggio di ritorno.

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Esecuzione in pratica. 19 maggio: partiamo dal Maniero, in quattro con relativi bagagli, alle 9:15 con il 98% di carica (non ho fatto il 100% perché la carica non era arrivata al 100% al momento di partire e comunque non era necessario fare il “pieno” massimo). Lasciamo perdere l’esperimento alla colonnina Free to X e arriviamo al Supercharger di Modena (quello ormai abituale, situato strategicamente accanto all’ottimo ristorante Baia del Re) alle 12:03, dopo 266 km percorsi in due ore e 48 minuti, andando a 130 km/h ove possibile (non molto spesso, visto il traffico), tenendo accesa l’aria condizionata per contrastare i 30°C esterni. Abbiamo consumato 54,9 kWh di consumo (206 Wh/km) e abbiamo l’8% di carica residua. Mettiamo Tess sotto carica e andiamo a pranzo.

Pranziamo senza preoccuparci del tempo di ricarica: è la durata del pranzo a determinare la durata della ricarica, non viceversa. Ripartiamo così alle 13.16, dopo un’ora e 13 minuti, con l’89% di carica fatta (gratuitamente, grazie ai referral), più che sufficiente per portarci fino a Bellaria, dove arriviamo infatti con il 37% di carica residua alle 14:37, dopo un’ora e venti minuti, nei quali abbiamo percorso 144 km con un consumo di 31,7 kWh (221 Wh/km). Il viaggio di 410 km ha consumato 86,6 kWh (211 Wh/km).

Parcheggiamo Tess e andiamo a goderci la Starcon per qualche giorno. Faccio qualche chilometro per fare una demo per un amico, ma per il resto l’auto non ci serve.

Il 21 maggio porto Tess alla colonnina Tipo 2 di Enel X che sta a dieci minuti di distanza a piedi dal Palacongressi di Bellaria e la lascio sotto carica a 11 kW per il tempo della cena e della sessione serale della Starcon (4 ore e 42 minuti). Anche qui, la durata della ricarica è determinata dallo svolgimento della serata, e così finisce che carico al 98% (51 kWh, che costano 29,55 € IVA compresa, quindi 0,58 €/kWh).

Ho caricato più del previsto, e normalmente non bisognerebbe caricare oltre l’80% per poi lasciare l’auto carica a questo livello, perché a lungo andare non fa bene alla batteria, ma è andata così perché non avevo altri momenti liberi nei quali portare l’auto a caricare. In ogni caso, Tess consuma qualcosina anche da ferma (i sistemi di bordo non si spengono mai completamente nell’uso normale), per cui il 23 maggio, quando partiamo, la carica è già scesa all’88%. Sì, è una scarica notevole, circa 6 kWh in un giorno e mezzo, maggiore del normale kilowattora giornaliero, probabilmente perché Tess ha usato un po’ di energia per tenere fresca la batteria mentre era parcheggiata al sole.

Ripartiamo per il Maniero il 23 maggio alle 9:55 e arriviamo al Supercharger di Modena (lo stesso dell’andata) alle 11:51, dopo un’ora e 56 minuti (a causa del traffico e del navigatore che ci ha proposto un giro decisamente turistico della zona di Bellaria invece di portarci subito all’autostrada), avendo percorso 151 km e consumato 29,9 kWh (198 Wh/km) dall’ultima ricarica.

Pranziamo nello stesso ristorante dell’andata, lasciando che sia il pranzo a decidere la durata della ricarica, e alle 12:56 (dopo un’ora e 5 minuti di sosta) abbiamo il 94% di carica, che secondo il computer di bordo sono sufficienti a portarci fino al Maniero se viaggiamo stando intorno ai 120 km/h di punta (raggiunti raramente a causa delle code e del traffico); mal che vada ci sono varie colonnine rapide lungo il percorso. Arriviamo al Maniero alle 15:49 (dopo due ore e 51 minuti di viaggio), con il 13% di carica residua, avendo consumato 49,6 kWh (187 Wh/km).

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Riassunto. In tutto abbiamo percorso 837 km, consumando 168,6 kWh (201 Wh/km), che ci sono costati circa 42 € (il “pieno” a casa, 12 CHF, più i 29,55 € della colonnina; i Supercharger sono gratuiti per me grazie ai referral ancora per altri 11.000 km circa). Il tempo dedicato esclusivamente alla ricarica dell’auto è stato di circa 30 minuti in tutto (cinque minuti per portare l’auto alla colonnina, dieci per tornare a piedi, dieci per tornare a prenderla e cinque per riportarla al parcheggio).

Avventurette in auto elettrica: Lugano-Padova-Lugano (635 km)

Ieri la Dama del Maniero ed io siamo andati con TESS a Padova per il corso CICAP (sono stato uno dei docenti). Il viaggio è stato talmente normale che mi limito ad annotarne qui brevemente i dati.

Sabato 14/5 8:06. Partenza con il 100% ("pieno" fatto a casa). Viaggio fatto a velocità sostenuta (appena sotto il limite autostradale di 130 km/h).

11:12. Sosta di ricarica al Supercharger di Vicenza (al centro commerciale Torri di Quartesolo) dopo 284 km, 50 kWh consumati (178 Wh/km), con il 17% di carica residua. Picco (breve) di carica a 102 kW. Computer di bordo indicava che se non ci fossimo fermati a caricare avremmo raggiunto la destinazione con il 4% di carica. Abbiamo preferito non rischiare e fare un piccolo rabbocco.

11:23. Ripartenza con carica al 36% dopo 11 minuti.

12:08. Arrivo a destinazione a Padova (hotel M14, dotato di Destination Charger Tesla) dopo 321 km totali. Messo TESS sotto carica e andati a fare il corso CICAP.

Domenica 15/5 15:54. Partenza da Padova con il 100% di carica (TESS ha caricato 50 kWh in tutto). Auto pre-raffrescata da remoto tramite app prima di partire (c’erano 36° nell’abitacolo).

17:33. Sosta di ricarica gratuita e toilette al Supercharger di Brescia (20 minuti).

17:53. Ripartenza. Traffico molto intenso. Viaggiato appena sotto i limiti autostradali ove possibile, ma molto spesso più lentamente a causa del traffico.

20:07. Arrivo al Maniero Digitale. TESS parcheggiata in garage. 635 km in tutto.