Il gestore greco delle reti elettriche IPTO/ADMIE ha annunciato che la settimana scorsa le fonti rinnovabili hanno coperto il 100% del fabbisogno elettrico nazionale per alcune ore, con un picco di 3106 MWh. È la prima volta nella storia del paese. La quota di rinnovabili (solare, eolico e idroelettrico) nel mix energetico greco è stata il 46% nei primi otto mesi del 2022, in aumento rispetto al 42% dell’anno precedente (Reuters, 10 ottobre 2022).
2022/10/13
Grecia alimentata interamente da rinnovabili per la prima volta (per cinque ore)
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Sono eventi che lasciano il tempo che trovano e che purtroppo non sono replicabili ogni giorno, neanche aumentando le rinnovabili a dismisura (cosa peraltro non facile (ad esempio l'idroelettrico in Italia è saturo)).
RispondiEliminaTi consiglio di informarti su cosa sia il capacity factor di una fonte di energia ;)
Anche il primo passo di un bambino "lascia il tempo che trova". Poi impara a camminare. Certo che se gli dici "striscia, tanto non camminerai mai" non lo farà. Son scelte.
RispondiEliminaE' un paragone che non ha senso. Se tu raddoppi o triplichi o quadruplichi le rinnovabili, il capacity factor rimane uguale. Questo commento evidenzia che non sei andato a vedere cosa sia il capacity factor :)
EliminaIn Germania hanno speso 600 miliardi in rinnovabili e dopo 14 anni e qualche domenica di luglio con il 100% rinnovabile, sono stati costretti a riaccendere le centrali a carbone, bel risultato di soldi e tempo per costruire altro sprecati.
Il fatto è che il solare e eolico non superano in media il 30% di capacity factor, e quindi il 70% del tempo non servono praticamente a nulla se non sono supportati da costosissime ed enormi batterie. Questi picchi estemporanei su gui gioire purtroppo rimangono piccoli momenti di felicità, ma Paesi industrializzati hanno bisogno di fonti di energia che supportino costantemente e regolarmente il carico di base (in Italia sotto i 21 GWh non si scende, 24/7).
Ripeto: siamo agli inizi. Un risultato di questo genere qualche anno fa sarebbe stato impensabile. "In Germania hanno speso 600 miliardi": non si interrompe una scalata a metà solo perché si sono già fatti mille metri e non si è ancora in cima.
EliminaNon esiste una cima, se per cima intendi 100% rinnovabili, come mi sembra di intendere, questo per via del capacity factor delle rinnovabili (basso e bene o male immutabile); 100% rinnovabili funziona alle Hawaii, un'isoletta che vive di turismo.
EliminaNon è che questa scusa del "siamo agli inizi" è un po' troppo abusata? Quando finiscono questi inizi? Se dopo 14 anni e 600 miliardi ci tocca riattivare le centrali a carbone e stoppare il fermo al nucleare, non è arrivata l'ora di farsi qualche domanda? Suppongo di no, altri 14 anni e 600 miliardi per verificare se per caso le cose per magia migliorano (con capacity factor che non cambia, cosa può andare storto). Ma suppongo che nel 2035 mi si risponderà "siamo solo a metà". Ricordo che per il 2050 bisogna aver praticamente finito un progetto che porti ad essere carbon free, senza scuse.
Interrompere questa scalata, dati alla mano (Paolo: sei sempre stato interessato ai dati: vai a vedere quanto rende eolico e fotovoltaico mediamente in una giornata tipo tedesca (a volte un misero 10%)), è proprio quello che si dovrebbe fare invece.
Non so se ho accennato al capacity factor, mi sembra di no.
Sembrerebbe non vero che la Grecia sia andata al 100% rinnovabile. Da questo grafico ( https://twitter.com/KersevanRoberto/status/1580520954735734785 ) il gas non ha mai smesso di produrre energia.
RispondiEliminaDue osservazioni sul capacity factor, visto che è il tuo mantra:
RispondiElimina1) il capacity factor del geotermico è altissimo, potenzialmente capace di andare al 100% e infatti ci sono molte ricerche promettenti
2) il capacity factor non è tutto perché se usi sistemi di accumulo, dalle batterie ai sali fusi all’idrogeno al pompaggio di acqua nei laghi di fatto puoi arrivare al 100%