La General Motors renderà compatibili con la rete di ricarica rapida di Tesla (12.000 colonnine in tutti gli Stati Uniti) i propri veicoli elettrici e diventa la seconda grande casa automobilistica a farlo dopo Ford, che ha annunciato un accordo analogo il mese scorso (The Information).
Tesla aprirà la propria rete a GM nel 2024. Inizialmente i conducenti di auto
GM dovranno usare un adattatore per ricaricare alla rete Tesla, ma dal 2025 GM
modificherà il proprio connettore in modo che non serva più un adattatore. Il
connettore proprietario di Tesla, usato in Nord America sia per la carica
lenta sia per la carica rapida, diventa così uno standard de facto e il
suo nome informale, North American Charging Standard (NACS), spinto da
Tesla a partire dal 2022 rendendo pubbliche e libere le sue specifiche tecniche, assume ora un significato reale.
A questo punto è quasi inevitabile che tutti gli altri costruttori si adegueranno. Inoltre ABB ha annunciato che aggiungerà alle proprie colonnine il connettore Tesla/NACS; lo stesso farà un altro grande operatore di colonnine di ricarica, EverCharge, secondo questo suo annuncio, che ripete le considerazioni pubblicate da Tesla e sostiene che il NACS è superiore in termini di progettazione, non ha parti mobili, è molto più compatto ed è più potente, offrendo carica in corrente alternata e corrente continua e fino a 1 MW di potenza.
Il 20 giugno 2023 anche il fabbricante di veicoli elettrici Rivian ha annunciato che adotterà il connettore NACS.
Tutto questo probabilmente causerà la fine, nel continente nordamericano, dello standard CCS, che in teoria sarebbe dovuto essere quello del connettore universale per la ricarica rapida.
Viste le caratteristiche tecniche, sarà senz'altro così.
RispondiEliminaPaolo