2022/06/17

Tesla apre sempre più colonnine rapide alle altre marche

Ultimo aggiornamento: 2022/06/19 23:55.

Le stazioni di ricarica rapida di Tesla (Supercharger) sono normalmente riservate esclusivamente alla ricarica di auto elettriche della stessa marca. La disponibilità di una rete di ricarica dedicata ed esclusiva è uno dei punti di forza del modello commerciale di Tesla rispetto alle auto elettriche della concorrenza e rende rassicurante e semplicissima la ricarica: è sufficiente inserire il cavo di ricarica nella presa per l’auto, senza preoccuparsi di attivare la colonnina usando app, tessere o altro. Carica e relativi addebiti sono gestiti direttamente dal veicolo e dall’app Tesla.

Tuttavia a novembre 2021 Tesla ha iniziato ad abilitare alcune stazioni di ricarica all’uso da parte di veicoli di altre marche. L’utente deve solo installare l’app Tesla sul proprio smartphone e creare un account. 

Le prime stazioni abilitate in questo modo sono state alcune di quelle olandesi. A gennaio 2022 sono state abilitate alcune stazioni in Norvegia e Francia e a febbraio tutti i Supercharger olandesi sono diventati accessibili a veicoli non Tesla. A maggio si sono aggiunti alcuni Supercharger spagnoli e britannici.

Ora l’accessibilità è stata estesa ad alcune stazioni in Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo e Svizzera, segnala Electrek, pubblicando una mappa delle stazioni abilitate. L’apertura è riservata agli utenti residenti in questi paesi.

Questa apertura, se estesa a tutta la rete Tesla, potrebbe eliminare una delle critiche più frequenti che ostacola l’installazione dei Supercharger, ossia il fatto che servono solo le Tesla e quindi favoriscono una specifica azienda, a differenza delle colonnine di altri operatori (per esempio Ionity o Free to X) che sono aperte ad auto di qualunque marca. È abbastanza comprensibile che una pubblica amministrazione o una stazione di servizio carburanti sia riluttante ad ospitare una colonnina di ricarica che può essere usata soltanto da auto di una specifica marca, oltretutto non particolarmente diffusa.

L’apertura completa della rete Tesla aggiungerebbe ben 35.000 colonnine rapide in tutto il mondo e aumenterebbe notevolmente la disponibilità di punti di ricarica per i viaggi lunghi, situati spesso accanto a ristoranti o alberghi, a qualunque automobilista elettrico con auto dotata di presa standard CCS, offrendo molta più certezza di ricarica ai viaggiatori. L’uso a pagamento da parte di utenti di altre marche (a tariffe maggiori rispetto agli utenti Tesla) porterebbe a Tesla maggiori ricavi, investibili in una ulteriore espansione della rete di ricarica.

Per contro, questa apertura potrebbe causare maggiore traffico presso i Supercharger, che finora sono stati riservati agli utenti di questa marca, e in alcune zone del mondo si sono già verificati casi di congestione con lunghe file di attesa. 

C’è anche il problema che molte auto elettriche di altre marche hanno la presa di ricarica in posizione opposta diversa rispetto alle Tesla (che l’hanno a sinistra in coda) e quindi possono finire per occupare due posti di ricarica invece di uno se il cavo della colonnina non è sufficientemente lungo, come mostra questa foto su Watson.ch: l’auto sta occupando lo stallo in cui si trova e non consente l’uso dello stallo alla sua destra da parte di una Tesla o altra auto con presa sulla sinistra (perché quell’auto dovrebbe usare la colonnina situata a sinistra del proprio stallo).

Le informazioni di Tesla sul progetto di apertura dei Supercharger sono pubblicate qui. Per sapere quali colonnine sono abilitate, si può consultare la mappa pubblicata da Electrek oppure la mappa ufficiale Tesla, nella quale i Supercharger aperti ad altre marche sono indicati dalla dicitura "This Supercharger is open to Tesla vehicles and Non-Tesla vehicles with CCS compatibility" quando si clicca sulla loro icona. In alternativa, si può consultare la sezione Carica il veicolo non Tesla del proprio profilo nell’app di Tesla (lo possono fare anche i proprietari di Tesla), zoomare sulla zona geografica che interessa e poi toccare Cerca in questa regione per vedere i Supercharger abilitati. 

In Svizzera, i Supercharger abilitati sono al momento quelli di Steg-Hohtenn, Kriegstetten, Egerkingen, Bulle e Oftringen, stando a quanto indicato nell’elenco completo dei Supercharger elvetici. Le tariffe ammontano a 0,70 CHF/kWh, che scendono a 0,57 se si sottoscrive un abbonamento che costa 13,99 CHF/mese, riferisce Watson.ch.

Qui sotto potete vedere un esempio di carica di una Peugeot elettrica a un Supercharger Tesla nel Regno Unito.

3 commenti:

  1. Una notizia attesa e piacevole, non vedo l'ora che vengano aperte anche in Italia. Soprattutto nel centro sud lungo l'autostrada sarebbero una mano santa. Nota a margine: la e-C4 ha il connettore posteriore sinistro come le Tesla. La Zoé lo ha frontale nel "naso". Etc. Tante elettriche potrebbero approfittarne senza i problemi di doppio stallo occupato. Il problema della posizione del connettore rispetto alla posizione della colonnina soprattutto sulle fast è molto comune. In diversi casi mi è capitato di dover parcheggiare "contromano" o fare manovre in strada per entrare di coda negli stallo che sono in mezzo ai parcheggi normali. I supercharger hanno il vantaggio di essere in aree dedicate.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sarebbe ora, sebbene si snaturi il design dei supercharger che tesla sostituisca i cavi mettendone di più lunghi per ovviare al problema che per caricare alcuni utenti occupino due stalli

      Elimina
  2. Forse, una soluzione al doppio stallo occupato che evita di allungare i cavi potrebbe essere di mettere la colonnina a metà della lunghezza del parcheggio, così che parcheggiando in retromarcia si ha lo stallo dal lato giusto e alla distanza giusta dal bocchettone.

    RispondiElimina

Tutti i commenti sono soggetti a moderazione preventiva da parte di un moderatore, che è un essere umano e quindi può metterci anche qualche tempo a leggerli e agire. Siate pazienti.